Aiuto per stabilizzare l’economia, aiuto in ambito fiscale, aiuti per superare questo “storico periodo di turbolenze”: questa la richiesta partita ieri dal primo ministri dell’Ucraina, Arseni Iatseniouk, in direzione di Bruxelles e dei nuovi alleati europei per far fronte alle spinte secessioniste dell’est e alle posizioni della Russia.
Iatseniouk è intervenuto nel corso del primo Consiglio di associazione Ue-Ucraina, organismo nato in seguito agli accordi sottoscritti lo scorso settembre tra Kiev e Unione Europea. Il primo ministro ha ricordato come ancora adesso una parte del paese sia un campo di battaglia e ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di far rispettare il cessate-il-fuoco.
La crisi ucraina è finora costata la vita a oltre 4000 persone e secondo il governo di Kiev sta avendo pesanti ripercussioni economiche: “Abbiamo perso il 140% della produzione industriale – ha sostenuto Iatseniouk – il 20% dell’economia e il prodotto interno lordo è calato del 7%”.
Il primo ministro ucraino si è anche recato alla sede della Nato dove ha incontrato il segretario generale Jens Stoltenberg. Alla Nato, Iatseniouk ha chiesto aiuti supplementari per ridefinire la strategia di difesa e di sicurezza nazionale.