La Russia ha bollato come “iniziativa personale” di un leader ribelle la dichiarazione di nascita di uno Stato chiamato Malorossiya (Piccola Russia) nei territori dell’Ucraina controllati dalle milizie ostili a Kiev e vicine a Mosca.
Il portavoce del Cremlino ha sostenuto che la Russia è impegnata al rispetto degli accordi di Minsk che prevedono tra le altre cose un cessate-il-fuoco ancora poco rispettato. Ancora negli ultimi giorni le due parti si sono confrontate militarmente con colpi da una parte e dall’altra che hanno causato vittime.
L’esercito ucraino ha accusato i rivali di aver attaccato l’area di Avdiivka; i ribelli hanno a loro volta accusato i soldati ucraini di aver ucciso un civile in un’area residenziale di Donetsk.
Avviato nell’aprile del 2014, il conflitto in Ucraina ha finora reclamato 10.000 morti. I governi occidentali accusano la Russia di sostenere i ribelli con l’invio di truppe regolari e di armi. Mosca nega ammettendo solo la presenza di volontari russi.